Mostra di opere di M. C. Escher all’Auditorium di Renzo Piano

Nel week end abbiamo deciso di stare fuori casa tutto il giorno.
Avevamo voglia di vivere qualcosa tra il culturale e il ludico, così, dopo il pranzo cinese, abbiamo optato per andare a vedere qualche mostra, dato che a Roma c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Individuata la mostra che ci aveva attratto di più, ci siamo diretti all’Auditorium di RENZO PIANO.
L’Auditorium è davvero uno spazio multifunzionale molto piacevole, l’intera struttura architettonica è superba, e puoi passeggiare tranqullamente, il verde si unisce gradevolmente a una serie di spazi a carattere culturale (sale per esposizione, sale per convegni, sale per i concerti, spazi per far giocare i più piccoli, la cavea, libreria, ecc.).
Vedi girare gente che è palesemente interessata a qualche forma artistica e culturale…e questo mi è piaciuto molto.
Noi abbiamo scelto di andare a vedere una piccola mostra delle opere di MAURITS ESCHER (MAUK), un piccolo ma superbo tuffo nel mondo di questo artista olandese che è sempre da riscoprire: mostra di opere e a conclusione un illuminante video di produzione giapponese, che ci ha tenuti là inchiodati fino alla fine a occhi spalancati e … bocca aperta!
Dopo, come d’abitudine, d’obbligo un giro nella libreria, dove lasciamo sempre un pò di euro:-)


M.C. Escher, “Day and Night,” woodcut, 15 x 28″, 1938


Auditorium di Renzo Piano, Roma

4 risposte a "Mostra di opere di M. C. Escher all’Auditorium di Renzo Piano"

  1. albatrodei7mari 7 febbraio 2009 / 22:02

    Nove anni fa avevo presentato, da non docente, ma da eterno studente ‘sghimbescio’ (proprio nella tua città, lo sai meglio di me, nel 1088-9 un gruppo di giovani rampolli di famiglie agiate decisero di ‘affittare’ un esperto di diritto, fuori casa, inventarono l’università occidentale, più o meno nello stesso periodo di quanto fecero a Montpellier, ma circa 11-12 anni dopo di quanto fece il califfo di Baghdad), un progetto molto speciale – credo che lo sia ancora, anzi, sempre più, per alcuni aspetti, di università locale.
    Non ebbe seguito, dopo qualche finta di personaggi poi rivelatisi piuttosto loschi, oltre che non lungimiranti e anti-democratici, per vari cattivi motivi.
    In questi mesi mi è capitato di far parte, a livello direttivo, di una coalizione politico-amministrativa di un centro-sinistra nuovo e di conoscere un docente di archittettura, che mi ha passato gli estremi di una ricerca sull’architetto ‘partecipazionista’ De Carlo, il padre del famoso scrittore Andrea.
    Lui – il docente di architettura che mi ha introdotto a De Carlo – sarebbe un rettore, oltre che un progettista, ideale.
    Ci sarebbe, qui sul territorio, un’area vastissima da bonificare dalla cementificazione selvaggia medio-altoresidenziale e commerciale puramente speculativa, a grossissimo impatto ambientale, in corso; andrebbe benone, dato che detta università (abbiamo il 10% delle università che dovremmo avere, ma dovrebbero essere eVoluzionate drasticamente, non in senso ‘gelminotremontista’, ovviamente, ma nemmeno mussiberlingueriano…, oltre) sarebbe, fra il molto altro, un vero baluardo ecologico e un centro di produzione e fornitura di ecoenergie (magari h2).
    Se questa coalizione vincerà, chissà…

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  2. debostrange 15 settembre 2008 / 07:58

    il blog si,
    anche se vedo solo ora le immagini, prima il pc faceva fatica a vederle…

    belli i tre insettoni di Renzo Piano,
    quando venni in gita a Roma anni fa’
    la prof di discipline geometriche
    (che era una grande)
    ci aveva portati a vederli…

    ne rimasi affascinata.

    un abbraccione!
    (a proposito, come va’ il progetto?)

    ciao!

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  3. Philosofia 10 agosto 2008 / 16:58

    Deboooo… ce l’hai fatta ad aprire il mio blog?
    abbraccio ricambiato…

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  4. debostrange 28 luglio 2008 / 04:53

    io ero andata mesi fà a vedere la mostra su Victor Vasarely, strepitosa, un genio

    un abbraccio Phil!

    Debo

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